
Il Bartimeo 2018 : piccolo-grande vino

Siamo molto contenti che quest’anno Slow Wine ci abbia assegnato questo bellissimo riconoscimento , soprattutto perchè il Calisto , nelle nostre intenzioni , ambisce sempre ad essere un grande vino , poi perchè gli dedichiamo le uve migliori ed è quello che poi in fase di affinamento richiede tutta la cura possibile . Certo siamo coscienti che , nonostante le nostre buone intenzioni , il risultato è sempre influenzato in massima parte dall’annata e quindi l’eccellenza del vino non dipende solo dalla nostra volontà , però sentirsi dire ” il Calisto è un grande vino ” ci conforta e ci rende un po’ più certi della strada intrapresa .
Anche questa estate sarà una lunga corsa , come da molti anni a questa parte . Sarà necessario correre più forte dei funghi , delle muffe , dei virus , degli insetti , dei cinghiali , dei caprioli , degli storni , del caldo , della grandine , della vigoria delle viti , dei venti , di tutte le armi di cui la natura dispone per cercare di distruggere il tuo lavoro . C’è poco da fare , la natura è contro di noi , in ogni istante , per ventiquattrore al giorno : vuole sempre riportare tutto all’origine . Per questo il vino , qualsiasi vino , dal Jakot al Castellino , dal Querciola al Tavernello , dal Ammàno al San Crispino , sarà sempre ed inevitabilmente un prodotto fatto contro natura .
Quest’anno anche noi partecipiamo alla IV° edizione di Vignaioli contrari , questo il programma
presso il Cortile d’Onore
Ingresso giornaliero con braccialetto € 15,00.
Ingresso ridotto € 10,00
(Associati: Slow Food, AIS, Fisar, Onav, AIES).
Cauzione € 5,00 per calice da degustazione.
4 Tavoli • 4 Produttori • 4 Terroir • 4 Storie da raccontare
conducono la degustazione i Vignaioli:
Antonio Ognibene (Gradizzolo), Giampaolo Isabella (Podere il Saliceto), Lorenzo Simoni (Cavaliera), Prof. Vincenzo Venturelli
“Roulette de vin”: ogni 20 minuti i produttori si spostano da tavolo a tavolo.
Costo laboratorio € 10,00 – 8 vini in degustazione
Prodotti tipici in abbinamento
24 posti disponibli
4 Tavoli • 4 Produttori • 4 Terroir • 4 Storie da raccontare conducono la degustazione i Vignaioli:
Alessia Carli (Rive Col De Fer), Barbara Avellino, Bruna Ferrero (Carussin), Erica Perrino (Testalonga)
“Roulette de vin”: ogni 20 minuti i produttori si spostano da tavolo a tavolo.
Costo Laboratorio € 10,00 – 8 vini in degustazione
Prodotti tipici in abbinamento
24 posti disponibli
di vacca bianca modenese del Caseificio di Rosola
Saranno presenti Luca Bonacini, giornalista e l’autore Carlo Bonacini.
Conduce Vania Franceschelli, Presidente Ordine del Nocino Modenese
Oggi di acqua ne è arrivata e anche tanta , insieme a vento molto forte , tuoni e fulmini, e tuttora sta piovendo . Fatto salvo che i temporali violenti portano acqua , ma molta poi corre via e non viene assorbita dal terreno , ce n’era comunque bisogno e gli agricoltori non possono che gioire . Come previsto è arrivato anche il freddo ma , se non consideriamo il fastidio di doversi di nuovo coprire, la cosa fa solo piacere perchè comunque rallenta le eventuali infezioni primarie che potrebbero essere partite nei giorni scorsi , soprattutto quelle peronosporiche mentre l’oidio ,si sa, non va molto d’accordo con le forti piogge . Toccando tutto il ferro possibile per quel che riguarda eventuali grandinate o cataclismi vari , aspettiamo con pazienza il ritorno del bel tempo per poter continuare in vigna il nostro quotidiano lavoro di cura e premura .
Dopo un inizio marzo primaverile e tiepido adesso un aprile uggioso e incerto, quasi freddo . Le vigne sono partite pimpanti , ci sono già i grappolini distesi e attacchi di nottue o di sigarai non ne abbiamo visti . Certo non ci sono state grandi piogge ed è difficile pensare di poter affrontare la stagione estiva con l’acqua attualmente nelle falde , per evitare il crearsi di criticità ne serve ancora e , a questo punto, si spera che la faccia diluita nel tempo ma , si sa , di buone intenzioni è lastricato l’inferno .
Dal 7 al 10 aprile 2019 si svolgerà a Verona il Vinitaly , una delle manifestazioni sul vino più importanti al mondo. Noi saremo al Padiglione 9 , nello stand E16/D17, come co-espositori del Gruppo Matura, che ci sostiene e ci supporta in questi quattro giorni di incontri . Ci piace segnalare anche la posizione di altre aziende che fanno parte della delegazione romagnola della FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti , di cui facciamo parte e che sosteniamo con forza nella sua attività a difesa degli artigiani vignaioli .
In degustazione ci sarà una super anteprima di Paolo Francesconi (Faenza), il Romagna Sangiovese Oriolo 2016 presentato da Andrea Balducci di Cantina San Biagio Vecchio (Faenza), il Colli di Imola Sangiovese Rhod 2011 presentato da Franco Dalmonte di Terre di Macerato (Casalfiumanese), il Romagna Sangiovese Riserva Thea 2016 presentato da David Navacchia di Tre Monti (Imola), il Romagna Sangiovese Riserva Castrocaro Vigna dei Dottori 2015 presentato da Fiorino Fiorentini di Fiorentini Vini (Castrocaro), il Romagna Sangiovese Riserva Calisto 2015 presentato da Stefano Berti (Ravaldino in Monte) e il Romagna Sangiovese Riserva P.Honorii 2011 presentato da Stefano Gabellini di Tenuta La Viola (Bertinoro).
La vendemmia 2018 è compiuta , l’ultimo grappolo è stato raccolto e l’ultima vasca è stata svinata . Per le vigne , dopo la stressantissima 2017, un millesimo più defaticante , con una primavera piovosa il giusto ed una bella calda estate rinfrescata da temporali che, se per due volte ci hanno fatto qualche danno per la grandine , sono comunque serviti a mantenere le viti in un ottimo stato vegetativo. La maturazione è stata un po’ disforme , ma nel sangiovese è quasi normale, e nel giro di un mese , da fine agosto a fine settembre, ci siamo portati in cantina tutte le uve , ad iniziare da quelle del rosato per finire con quelle della riserva . Uve saporite direi , in alcuni casi davvero eccellenti , con un corredo tannico gradevolissimo , un giusto grado alcolico ed un’acidità direi classica per Ravaldino . Le fermentazioni alcoliche sono andate via liscie liscie , con una velocità quasi sorprendente, senza intoppi e dove le bucce erano davvero buone abbiamo proseguito con macerazioni per 7/8 giorni. Adesso aspettiamo che terminino anche quelle malolattiche per poi decidere i tagli della nuova annata . Un millesimo che, se fossimo a Montalcino, potrebbe tranquillamente prendersi le 4 stelle , con una forte aspirazione verso la quinta.
Le rose poste all’inizio dei filari sono tradizionalmente le sentinelle che ci avvisano se sta arrivando l’oidio, essendo più recettive rispetto alla vite . Per ora nè le prime nè le seconde manifestano segni della malattia , ma essendo questo il periodo più a rischio dell’anno non abbassiamo la guardia e spargiamo zolfo come se non ci fosse un domani .