In degustazione ci sarà una super anteprima di Paolo Francesconi (Faenza), il Romagna Sangiovese Oriolo 2016 presentato da Andrea Balducci di Cantina San Biagio Vecchio (Faenza), il Colli di Imola Sangiovese Rhod 2011 presentato da Franco Dalmonte di Terre di Macerato (Casalfiumanese), il Romagna Sangiovese Riserva Thea 2016 presentato da David Navacchia di Tre Monti (Imola), il Romagna Sangiovese Riserva Castrocaro Vigna dei Dottori 2015 presentato da Fiorino Fiorentini di Fiorentini Vini (Castrocaro), il Romagna Sangiovese Riserva Calisto 2015 presentato da Stefano Berti (Ravaldino in Monte) e il Romagna Sangiovese Riserva P.Honorii 2011 presentato da Stefano Gabellini di Tenuta La Viola (Bertinoro).
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Vinodabere scrive di Vini ad Arte
Il titolo di questo articolo è nato spontaneamente durante la degustazione dei vini proposti in assaggio alla stampa a Vini ad Arte 2019 che, come ogni anno, si è tenuta nella bellissima cornice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. Il carattere allegro e esuberante, le vivaci tonalità cromatiche e la duttilità aromatica che si sono presentati in tutti vini delle annate degustate mi hanno fatto pensare agli acquerelli di Giovanni Paolo Bedini, pittore bolognese di metà ‘800, recentemente esibiti a Bologna in una mostra unica dal titolo: Giovanni Paolo Bedini. Il fascino della spensieratezza 1844-1924.
Giovanni Paolo Bedini. Il fascino della spensieratezza 1844-1924 – La veste nuova, olio su tela (fonte: Associazione Bologna per le Arti)
Tutte le valutazioni sui vini degustati sono state, in un certo qual modo, facilitate dalla conoscenza di ciò che mi aspettavo o meglio di ciò che potevo aspettarmi conoscendo la complessità del territorio romagnolo. Nulla di matematico, s’intende (e meno male!), ma la zonazione fatta sul territorio del Romagna Sangiovese è stata come un faro per cercare di riconoscere quel carattere peculiare che il vino assume a seconda della zona in cui è prodotto.
Le 12 sottozone indicate dalle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MGA) contraddistinguono uno specifico areale in base alle caratteristiche pedologiche, orografiche e microclimatiche. E di conseguenza, ogni sottozona esprime un vino con specificità identitarie uniche connotate però da un comune denominatore: la vivacità e l’esuberanza che accompagnano una beva “spensierata” e mai banale che plasma perfettamente l’annata e la territorialità.
Tutti gli assaggi sono stati una progressione di sfumature che, con leggiadria e piacevolezza, raccontavano un territorio variegato e multiforme dove le formazioni marnose-arenacee dell’alto Appennino lasciano il posto alle vene gessose della valle del Lamone fino ai conglomerati arenacei dello “Spungone” lungo il torrente Marzeno. Un territorio antico che il tempo ha scolpito per dare vini in grado di interpretate al meglio la stagionalità dell’annata: briosità e incompiutezza per il Romagna Sangiovese Superiore 2018; frutto e spezie per il Romagna Sangiovese Superiore 2017; equilibrio e dinamicità per il Romagna Sangiovese Superiore Riserva 2016; austerità ed eleganza per il Romagna Sangiovese Superiore Riserva 2015.
Di seguito, gli assaggi più interessanti.
Romagna Sangiovese Superiore 2018
Vini grintosi, ancora un po’ immaturi, dotati di freschezza, spezie e buona struttura.
Crepe, Ca’ di Sopra – Marzeno
Le Papesse di Papiano, Villa Papiano – Modigliana
I Voli, I Sabbioni – Oriolo
Federico, Pandolfa Noelia Ricci – Predappio
Tre Rocche, Fattoria Nicolucci – Predappio
Romagna Sangiovese Superiore 2017
Vini variamente asciutti e speziati dal frutto sobrio talvolta sottotono.
Oriolo, I Sabbioni – Oriolo
Pandolfo, Pandolfa Noelia Ricci – Predappio
Bartimeo, Stefano Berti – Predappio
Notturno, Drei Donà – Predappio
Cesco 1938, Piccolo Brunelli – Predappio
Colombarone, Tenuta La Viola – Bertinoro
InTerra Rosso, Tenuta La Viola – Bertinoro
Torre di Roversano, Tenuta Il Plino – Bertinoro
Smembar, Maria Galassi – Bertinoro
Tàibo, Tenuta Santa Lucia – San Vicinio
Baruccia, Tenuta Casali – San Vicinio
Primo Segno, Villa Venti – Longiano
I Diavoli, Le Rocche Malatestiane – Rimini
Scabi, San Valentino – Rimini
Romagna Sangiovese Superiore e Superiore Riserva 2016
Vini dinamici, verticali, longevi connotati da sapidità e tannini eleganti.
Domus Caia, Stefano Ferrucci – Serra
Pietramora, Fattoria Zerbina – Marzeno
Vigna 1922, Torre San Martino – Modigliana
I Rifugi, I Sabbioni – Oriolo
I Nespoli, Poderi dal Nespoli – Predappio
Chiara Condello, Condé – Predappio
Vigna del Generale, Fattoria Nicolucci – Predappio
Pruno, Drei Donà – Predappio
Colmano di Predappio, Zanetti Protonotari Campi – Predappio
Dante 1872, Piccolo Brunelli – Predappio
Pandolfo Riserva, Pandolfa Noelia Ricci – Predappio
Clivo del Re, Tenuta Uccellina – Bertinoro
Quartosole, Tenuta Casali – San Vicinio
Sassignolo, Tenuta Santa Lucia – San Vicinio
Rocca di Ribano, Spalletti Colonna di Paliano – Longiano
Villa Rasponi, Spalletti Colonna di Paliano – Longiano
Longiano Riserva, Villa Venti – Longiano
Romagna Sangiovese Superiore e Superiore Riserva 2015
Ampiezza, complessità, lunghezza, evoluzione: solo le caratteristiche ritrovate in questi vini.
Contragrande, Branchini – Imola
Amarcord d’un Ross, Trerè – Brisighella
Olmatello, Felsina Podere la berta – Brisighella
Vigna dei Dottori, Fiorentini Vini – Castrocaro
Sasso, Pertinello – Predappio
P. Honorii, Tenuta La Viola – Bertinoro
Il Mastino, Le Rocche Malatestiane – Rimini
Di nota anche gli assaggi di Romagna Albana secco e passito.
Romagna Albana Secco
Vini dritti e lineari che fluttuano dalle note di frutta fresca per l’annata 2018 alle piante aromatiche per l’annata 2017.
Dutia, 2018 – Branchini
A, 2018 – Fattoria Monticino Rosso
Bianco di Ceparano, 2018 – Fattoria Zerbina
I Croppi, 2018 – Celli
Fondatori GP, 2018 – Az. Merlotta
Valleripa, 2018 – Tenuta Casali
Romagna Albana 2017 – La Franzona
Amarcord ‘un Bianc, 2017 – Trerè
Albaplino, 2017 – Tenuta il Plino
Romagna Albana Passito
Cromaticità dorate fino al ramato per vini morbidi, eleganti resi scattanti da sapidità e freschezza.
Carpe diem, 2017 – Spalletti Colonna di Paliano
Arrocco, 2017 – Fattoria Zerbina
D’or Luce – botrytis, 2016 – Branchini
Kiria, 2016 – Calonga
Romagna Albana Passito 2015 – Fattoria Monticino Rosso
Passito, 2015 – Bissino Raffaella
Sibilla, 2015 – Poderi delle Rocche
Olimpia, 2013 – Ballardini Riccardo
Vini ad Arte 2019
Il 17 e 18 febbraio il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (RA) ospiterà anche in questo 2019 il meglio della produzione vinicola della Romagna per la quattordicesima edizione di “Vini ad Arte”, evento che porta all’attenzione internazionale l’anteprima del Romagna Sangiovese Riserva 2016, e non solo.
Per la regia del Consorzio Vini di Romagna, gli spazi del MIC ospiteranno oltre 50 produttori, in rappresentanza di tutta la Romagna enologica, da Rimini al comprensorio Imolese passando per le province di Forlì-Cesena e Ravenna, che presenteranno al pubblico, agli operatori del settore Ho.Re.Ca. e a più di 30 giornalisti della stampa internazionale le nuove annate di Romagna Sangiovese e Albana.
Confermato il format dell’evento che vedrà domenica 17 febbraio l’apertura al pubblico dalle ore 16 alle ore 19:30(prezzo ingresso 20 €) e lunedì 18 febbraio la giornata riservata agli operatori di settore che potranno registrarsi online sul sito www.viniadarte.it.
“Vini ad Arte” anche per il 2019 si conferma l’appuntamento enologico di riferimento per cogliere l’evoluzione della Romagna, grazie alla presenza delle cantine romagnole più rappresentative unite a dar voce a un territorio unico, ricco di eccellenze e peculiarità enogastronomiche, artistiche e culturali.
Ad anticipare l’evento è in corso “Aspettando Vini ad Arte”, iniziativa in collaborazione con Confcommercio Ascom Faenza e Confesercenti Faenza finalizzata a offrire al pubblico menu abbinati ai vini DOP romagnoli, presso un’ampia selezione di ristoranti del territorio. Quanti consumeranno vini DOP di Romagna in una delle strutture aderenti, riceveranno una riduzione di 5€ da utilizzare per l’ingresso al MIC la domenica 17 (ore 16-19.30, ingresso non scontato 20€).
Alle 16 di domenica avrà luogo anche la fase finale, aperta al pubblico, della 17° edizione del “Master del Sangiovese 2019 – Trofeo Consorzio Vini di Romagna”: concorso riservato ai sommelier organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier con l’intento di promuovere gli ambasciatori del Sangiovese.
“Vini ad Arte” sarà anche tappa del “Premio Carta Canta”, l’iniziativa di Enoteca Regionale Emilia Romagna in collaborazione con FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Emilia Romagna, aderente a Confcommercio, con una particolare “Selezione Vini ad Arte”. L’iniziativa mira ad avvalorare e riconoscere l’impegno di chi crede nella tipicità del territorio e arricchisce la propria carta dei vini con specialità locali. “Carta Canta”, infatti, premia le carte dei vini di ristoranti, enoteche, bar, agriturismi, stabilimenti balneari e hotel che propongono un assortimento qualificato di vini dell’Emilia Romagna all’interno dei propri menù. I primi tre classificati a Faenza saranno premiati al Vinitaly 2019 a Verona nell’ambito della 5° edizione dell’evento nazionale “Carta Canta”.