Calisto 2015 : ci passeresti la serata

Telefoniamo verso le 13:30 per prenotare una degustazione con praticamente preavviso nullo. “Pronto!”, risponde Stefano Berti  con voce piena, stentorea che però non manca di sapere esprimere ironia. Tutto questo si ritrova con diverse declinazioni nelle sue etichette: si sorride in amicizia con il Rossetto e il Cipria e si parla di belle fanciulle, ci si fa più rigorosi quando si va a discorrere di Sangiovese, sottozone, Predappio e Romagna. Per me, si distingue il Calisto che, dopo una riduzione iniziale, dimostra concretamente di essere un grande vino consegnando un calice giocato sulla frutta macerata, fiori essiccati e un distinto ricordo carnaceo. Non può che essere un sorso succulento, di grande impostazione, che avanza compatto e senza indugi, non lesinando su un tannino fitto, puntuale e totalizzante. Ci passeresti la serata perché è una Riserva che richiede il tuo tempo, la tua attenzione e, soprattutto, la tua cura del calice. Grazie a Stefano per l’accoglienza e grazie a Paolo Gentile per avermi accompagnato.

Grazie a te Gabriele

Il 21 marzo alla Baita a Faenza serata FIVI

serata FIVI Baita

In degustazione ci sarà una super anteprima di Paolo Francesconi (Faenza), il Romagna Sangiovese Oriolo 2016 presentato da Andrea Balducci di Cantina San Biagio Vecchio (Faenza), il Colli di Imola Sangiovese Rhod 2011 presentato da Franco Dalmonte di Terre di Macerato (Casalfiumanese), il Romagna Sangiovese Riserva Thea 2016 presentato da David Navacchia di Tre Monti (Imola), il Romagna Sangiovese Riserva Castrocaro Vigna dei Dottori 2015 presentato da Fiorino Fiorentini di Fiorentini Vini (Castrocaro), il Romagna Sangiovese Riserva Calisto 2015 presentato da Stefano Berti (Ravaldino in Monte) e il Romagna Sangiovese Riserva P.Honorii 2011 presentato da Stefano Gabellini di Tenuta La Viola (Bertinoro).

La vendemmia 2018 : a Ravaldino da 4 stelle

IMG_20181012_224719_871La vendemmia 2018 è compiuta , l’ultimo grappolo è stato raccolto e l’ultima vasca è stata svinata . Per le vigne , dopo la stressantissima 2017, un millesimo più defaticante , con una primavera piovosa il giusto ed una bella calda estate rinfrescata da temporali  che, se per due volte ci hanno fatto qualche danno per la grandine , sono comunque serviti a mantenere le viti in un ottimo stato vegetativo. La maturazione è stata un po’ disforme , ma nel sangiovese è quasi normale, e nel giro di un mese , da fine agosto a fine settembre, ci siamo portati in cantina tutte le uve , ad iniziare da quelle del rosato per finire con quelle della riserva . Uve saporite direi , in alcuni casi davvero eccellenti , con un corredo tannico gradevolissimo , un giusto grado alcolico ed un’acidità direi classica per Ravaldino . Le fermentazioni alcoliche sono andate via liscie liscie , con una velocità quasi sorprendente, senza intoppi e dove le bucce erano davvero buone abbiamo proseguito con macerazioni per 7/8 giorni. Adesso aspettiamo che terminino anche quelle malolattiche per poi decidere i tagli della nuova annata . Un millesimo che, se fossimo a Montalcino, potrebbe tranquillamente  prendersi le 4 stelle , con una forte aspirazione verso la quinta.