Calisto 2015 : ci passeresti la serata

Telefoniamo verso le 13:30 per prenotare una degustazione con praticamente preavviso nullo. “Pronto!”, risponde Stefano Berti  con voce piena, stentorea che però non manca di sapere esprimere ironia. Tutto questo si ritrova con diverse declinazioni nelle sue etichette: si sorride in amicizia con il Rossetto e il Cipria e si parla di belle fanciulle, ci si fa più rigorosi quando si va a discorrere di Sangiovese, sottozone, Predappio e Romagna. Per me, si distingue il Calisto che, dopo una riduzione iniziale, dimostra concretamente di essere un grande vino consegnando un calice giocato sulla frutta macerata, fiori essiccati e un distinto ricordo carnaceo. Non può che essere un sorso succulento, di grande impostazione, che avanza compatto e senza indugi, non lesinando su un tannino fitto, puntuale e totalizzante. Ci passeresti la serata perché è una Riserva che richiede il tuo tempo, la tua attenzione e, soprattutto, la tua cura del calice. Grazie a Stefano per l’accoglienza e grazie a Paolo Gentile per avermi accompagnato.

Grazie a te Gabriele

Calisto 2015 , Grande Vino per Slow Wine 2020

Siamo molto contenti che quest’anno Slow Wine ci abbia assegnato questo bellissimo riconoscimento , soprattutto perchè il Calisto , nelle nostre intenzioni , ambisce sempre ad essere un grande vino , poi perchè gli dedichiamo le uve migliori ed è quello che poi in fase di affinamento richiede tutta la cura possibile . Certo siamo coscienti che , nonostante le nostre buone intenzioni , il risultato è sempre influenzato in massima parte dall’annata e quindi l’eccellenza del vino non dipende solo dalla nostra volontà , però sentirsi dire ” il Calisto è un grande vino ” ci conforta e ci rende un po’ più certi della strada intrapresa .

Il Ravaldo 2017 piacevole , bevibile e territoriale

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Contro Natura

corsa 19

Anche questa estate sarà una lunga corsa , come da molti anni a questa parte . Sarà necessario correre più forte dei funghi , delle muffe , dei virus , degli insetti , dei cinghiali , dei caprioli , degli storni , del caldo , della grandine , della vigoria delle viti , dei venti , di tutte le armi di cui la natura dispone   per cercare di distruggere il tuo lavoro . C’è poco da fare , la natura è contro di noi , in ogni istante , per ventiquattrore al giorno : vuole sempre riportare tutto all’origine . Per questo il vino , qualsiasi vino , dal Jakot al Castellino , dal Querciola al Tavernello , dal Ammàno al San Crispino , sarà sempre ed inevitabilmente un prodotto fatto contro natura .

Il Rossetto per Yuniko

Rossetto 2018 Stefano Berti

2019-04-24 20:11:45 | Veneto, Emilia Romagnaヴェネト、エミリア
Rossetto 2018 Stefano Berti

ステファノ氏のワインの大ファンである。

本当の自然派だが、自然派によくある臭みはなく、心を癒してくれるような優しさがある。
値段も正直で、お財布にも優しい。

そのステファノ氏のロゼがマルコのところに届いた。
届いたよーというので早速頼む。

発泡でないロゼワインもあるが、これは発泡。いや、微発泡の部類に入る。

最近流行りのアンチェストラーレ、昔ながらの製法、ボトルでの再発酵。

品種は、エミリアロマーニャのサンジョヴェーゼ。

ところで、ラベルにヴィンテージの表記がない。。。

とても綺麗な桜色。
スプマンテではなく、発泡性のワイン。
だから、グラスに最初に鼻を突っ込んだ時にブワ〜と来る(ちょっと嫌な)感じがなく、しかし、決して泡が弱くもなくちょうど良い。

香りはやや弱い。
本当はもう少し欲しいところではあるが。
ほのかな、桜を思わせるような香りと、木苺の甘いような、ほろ苦いような香り、熟しかけのイチゴの香りなど。

口に含むと、とにかく優しい。
酸味が綺麗だが、それよりほろ苦さが出る。木苺とりんごの味が余韻に残る。
残念ながら余韻は短い。
フルーツの味が出たと思うと、ふっと消えてしまう。ここもちょっと残念。

でも、時には、余韻の長さは問題がなくなる。
飲みやすくて、身体に優しい。
くいっといける。
気取らず、ググッと飲める。
この軽やかさが、これからの季節にはとても良い。++(+)

Emilia-Romagnavini.it parla di noi e di ancestrale

Ho appena finito di rileggere La Malora, breve ma intenso romanzo di Beppe Fenoglio, che venne pubblicato l’anno dopo la mia nascita. L’incipit, di cui trascrivo solo una piccola parte, “Pioveva su tutte le langhe, lassú a San Benedetto mio padre si pigliava la sua prima acqua sottoterra….” mi ha suggerito un qualche pensiero; niente di profondo, difatti in questo mi ritengo meno di un manovale della scrittura. Per la legge degli opposti (non so nemmeno se esiste davvero una legge simile) il triste e duro incipit, così come tutto il contesto in cui si svolgono le vicende di Agostino Braida e della sua sventurata famiglia, mi ha fatto pensare alla primavera, a quanto sia bello poter osservare la vita che si risveglia. Uno dei segnali che ci manda la primavera, oltre a riniti da allergie varie, e la subitanea visone di quel piccolo strato adiposo che ci eravamo ripromessi di smantellare, è la voglia di rifarsi il look. Come la natura che ci circonda, anche noi vorremmo poter rifiorire, e dunque ci serve una linea cosmetica.

In campo vinoso, non potendo far conto sull’efficacia di creme a base di uve, mosti, estratti di vinaccioli vari, massaggi a base di corteccia di viti, non resta che affidarsi alla linea di vini “cosmetica” del nostro Stefano Berti, vignaiolo in Ravaldino in Monte. Oltre a fare vini efficaci nel produrre risvegli di varia natura, a tal proposito bastino alcuni nomi: Rossetto e Cipria, Stefano è anche un bravo restitutore di immagini.

Le immagini che crea, cioè le fotografie che scatta, spesso ci mostrano oggetti e paesaggi comuni, che ripresi da un punto di vista poco conforme, a volte non riconosciamo. Ad esempio è facile scambiare un fauno dei boschi, per un vignaiolo moderno e viceversa. Ma veniamo ai vini: espressioni variopinte di sangiovese, nella MGA Predappio, provenienti dai poco più di 5 ettari vitati che Stefano coltiva e da cui ricava ben quattro rossi e due rosati.

Oggi è primavera, ufficiosamente il trimestre romagnolo del Rossetto, vino uscito per la prima volta con il millesimo 2017. Si tratta di un rifermentato in bottiglia tramite metodo ancestrale, come va per la maggiore oggi, da sole uve sangiovese vinificate in rosato. La bottiglia è chiusa con il tappo corona e con bidule. Dal prossimo anno, cioè la 2018, il migliaio di bottiglie prodotte verranno chiuse solo con il tappo corona. Non vi spaventate se alla vista il vino mostrerà un lieve deposito di lieviti, è un fatto del tutto naturale, essendo per l’appunto, un metodo ancestrale.

Depositi che non impediscono di osservare il bel punto di rosa, ottenuto grazie ad una cippa di macerazione. Non faticherete a riscontrare intensi profumi di fiori, più accentuali nei primi mesi, e di lamponi. Così come è difficile non restare ammaliati dalla freschezza e dalla sapidità, elementi distintivi del Rossetto, resi, off course, più audaci dal contributo dell’effervescenza.

ROSSETTO, Rosato Metodo Ancestrale

Giovanni Solaroli

http://www.emiliaromagnavini.it

Di buone intenzioni …

Aprile 19

Dopo un inizio marzo primaverile e tiepido adesso un aprile uggioso e incerto, quasi freddo . Le vigne sono partite pimpanti , ci sono già i grappolini distesi e attacchi di nottue o di sigarai non ne abbiamo visti . Certo non ci sono state grandi piogge ed è difficile pensare di poter affrontare la stagione estiva con l’acqua attualmente nelle falde , per evitare il crearsi di criticità ne serve ancora e , a questo punto, si spera che la faccia diluita nel tempo ma , si sa , di buone intenzioni è lastricato l’inferno .