Dopo un inizio marzo primaverile e tiepido adesso un aprile uggioso e incerto, quasi freddo . Le vigne sono partite pimpanti , ci sono già i grappolini distesi e attacchi di nottue o di sigarai non ne abbiamo visti . Certo non ci sono state grandi piogge ed è difficile pensare di poter affrontare la stagione estiva con l’acqua attualmente nelle falde , per evitare il crearsi di criticità ne serve ancora e , a questo punto, si spera che la faccia diluita nel tempo ma , si sa , di buone intenzioni è lastricato l’inferno .
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Nous allons commencer

Sarà un’ottima annata
L’inverno non è ancora finito, la primavera non è ancora ufficialmente iniziata ma già temporali “estivi” portano acqua e grandine . La 2019 sarà di certo un’ottima annata .
Qualcuno ci salverà dal mal dell’esca ?
Stiamo ormai terminando la potatura ma in vigna ormai si cammina su decine e decine di “cadaveri” . Dopo l’annata 2018 davvero il mal dell’esca sta diventando una peste che decima i vigneti con poche o nulle speranze di potervi porre rimedio in tempi brevi , da quello che mi risulta nessuno sta cercando un rimedio serio a parte la vendita di alcuni prodotti “preventivi” e la dendrochirurgia di Simonit e Sirch , che comunque , secondo me, presentano molti limiti e la sostanziale incapacità di estirpare la malattia. Ci sono vigneti che iniziano ad avere fallanze enormi e colleghi costretti ad abbatterne ettari ed ettari proprio per mancanza di redditività . Qualcuno ci salverà dal mal dell’esca ?
Lo maggior corno
Lo maggior corno de la vite antica cominciò a crollarsi mormorando pur come quella cui vento affatica: indi la gemma qua e là menando come fosse la lingua che parlasse , gittò voce di fuori , e disse : ” Quando mi dipartì da Ravaldino … ”
Dal Canto XXVI della Divina Commedia
Buon 2019 !!!
All’invaiatura ci siamo arrivati
Dopo aver passato gelate tardive, grandinate precoci, nottue affamate, sigarai innamorati , peronospora, oidio , erbe infestanti drogate, tignole e una spolverata di fillossera, siamo finalmente arrivati all’invaiatura, il momento in cui la buccia inizia a diventare rossa e il vignaiolo può momentaneamente tirare il fiato. Tante cose belle e brutte possono ancora succedere ma fino qua ci siamo arrivati.
Coldiretti : in Romagna è allarme ” VIGNA ASSASSINA”
La Coldiretti regionale lancia l’allarme ” VIGNA ASSASSINA ” e chiede al governo Conte di dichiarare lo stato di calamità . Secondo i dati raccolti dall’organizzazione sindacale , durante la primavera appena trascorsa, sono già 26 i vignaioli scomparsi durante le operazioni di potatura verde nelle vigne. Le ultime persone che li hanno visti dicono che l’ultima frase pronunciata dai dispersi Continua a leggere “Coldiretti : in Romagna è allarme ” VIGNA ASSASSINA””
Le rose e l’oidio
Le rose poste all’inizio dei filari sono tradizionalmente le sentinelle che ci avvisano se sta arrivando l’oidio, essendo più recettive rispetto alla vite . Per ora nè le prime nè le seconde manifestano segni della malattia , ma essendo questo il periodo più a rischio dell’anno non abbassiamo la guardia e spargiamo zolfo come se non ci fosse un domani .
Secondo giro di grandine in dieci giorni
Venerdì , verso le tre circa della notte , un violentissimo temporale si è scatenato sulla nostra zona portando venti fortissimi, acqua e purtroppo anche abbastanza grandine. Il guaio in questo caso non è tanto nel danno quantitativo ma nel fatto che alcuni chicchi colpiti non si seccheranno , ma rimarranno nel grappolo con le loro cicatrici facili prede di eventuali attacchi di muffe soprattutto dopo la fase di invaiatura. Il nostro auspicio è che la maggior parte degli acini colpiti si secchi e caschi e che il tempo faccia la sua parte portando sole e vento .