La Riviera Romagnola : un’icona italiana del divertimento, un luogo dell’immaginario collettivo celebrato in film visti in tutto il mondo, di cui la metà degli italiani ha almeno una foto di quando ci passava le vacanze estive e dove per decenni generazioni di vitelloni hanno pascolato liberamente . Un mostro che nel 2018 ha trangugiato e digerito 43 milioni di presenze e 7 milioni di arrivi . Nonostante questi folli numeri noi produttori romagnoli mandiamo in riviera una quantità risibile dei nostri vini , si potrebbe dire che dal punto di vista delle vendite se non ci fosse sarebbe quasi la stessa cosa . E pensare che in Romagna di bottiglie di vino DOC non è che se ne fanno un miliardo . Succederà mai che questo luogo , così vicino eppure così qualitativamente distante, con un potenziale pazzesco , diventi per noi un punto di profitto , un’immensa piazza dove potremmo raccontare il nostro lavoro ad un numero enorme di persone ? Oppure , come temo , rimarrà all’infinito quel posto dove da bere ti daranno sempre e comunque una Heineken o un frizzantino alla spina ?
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Contro Natura
Anche questa estate sarà una lunga corsa , come da molti anni a questa parte . Sarà necessario correre più forte dei funghi , delle muffe , dei virus , degli insetti , dei cinghiali , dei caprioli , degli storni , del caldo , della grandine , della vigoria delle viti , dei venti , di tutte le armi di cui la natura dispone per cercare di distruggere il tuo lavoro . C’è poco da fare , la natura è contro di noi , in ogni istante , per ventiquattrore al giorno : vuole sempre riportare tutto all’origine . Per questo il vino , qualsiasi vino , dal Jakot al Castellino , dal Querciola al Tavernello , dal Ammàno al San Crispino , sarà sempre ed inevitabilmente un prodotto fatto contro natura .
Un po’ di Ravaldino anche a Marsiglia
Terroirs d’Images è una bella mostra internazionale di fotografie sulla vigna e sul vino che quest’anno si svolge a Marsiglia ed inaugura proprio in questi giorni. Il tema di questa edizione è ” Le vin, la vigne et le sacrè ” e anche due nostre foto sono state selezionate dalla giuria internazionale e saranno esposte durante la manifestazione e poi durante le varie mostre itineranti in giro per la Francia. Insieme a Terroirs d’Images si svolge anche Oenovideo , una grande rassegna di film e documenatari sempre legati al vino e alla viticoltura . W la France , W Ravaldinò .
Nell’ultimo numero del Gambero Rosso si parla di Predappio
Sull’ultimo numero del Gambero Rosso in un bell’articolo di Emiliano Gucci si parla di Predappio , dei suoi vini e delle storie di chi li produce : lo spunto è l’assegnazione dei Tre Bicchieri a ben tre aziende predappiesi nell’ultima edizione della Guida dei Vini , ma poi l’articolo fornisce una chiave in più per capire uno dei territori che meglio stanno interpretando i cambiamenti in atto e che contribuisce in modo determinante al racconto della Romagna in Italia e nel mondo. Buona lettura .
L’evoluzione della specie
Nel giro di 20 anni siamo passati da Paese esportatore di vini fermi, soprattutto rossi, a uno che vende bianchi-spumanti. Con il risultato che è questa l’immagine del vino italiano percepita sempre più dalle nuove generazioni di consumatori nel mondo. Ma ne siamo realmente consapevoli?
Corriere Vinicolo magazine (n. 11-2019)
A Belluno da Enrico & Louis
Sabato 30 marzo, dalle 10:00 alle 16:00, a Belluno , in Via Tomea 9, Officine apre le porte dei laboratori di cucina, pizzeria e pasticceria, invitando tutti i clienti ad un viaggio attraverso la filosofia del locale.
Nelle sale saranno presenti molti dei produttori con cui Officine ha instaurato rapporti longevi fatti di reciproca stima con l’unico intento di promuovere la cultura del buon cibo.
Ai clienti, quindi, la possibilità di interagire con i nostri fornitori, assaggiando le materie prime che da anni trasformiamo per portare in tavola un piatto sano, giusto e buono!
Non serve prenotazione, né un orario del vostro arrivo, arrivate curiosi e basta!
Sarà un’ottima annata
L’inverno non è ancora finito, la primavera non è ancora ufficialmente iniziata ma già temporali “estivi” portano acqua e grandine . La 2019 sarà di certo un’ottima annata .
Vini ad Arte 2019
Il 17 e 18 febbraio il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza (RA) ospiterà anche in questo 2019 il meglio della produzione vinicola della Romagna per la quattordicesima edizione di “Vini ad Arte”, evento che porta all’attenzione internazionale l’anteprima del Romagna Sangiovese Riserva 2016, e non solo.
Per la regia del Consorzio Vini di Romagna, gli spazi del MIC ospiteranno oltre 50 produttori, in rappresentanza di tutta la Romagna enologica, da Rimini al comprensorio Imolese passando per le province di Forlì-Cesena e Ravenna, che presenteranno al pubblico, agli operatori del settore Ho.Re.Ca. e a più di 30 giornalisti della stampa internazionale le nuove annate di Romagna Sangiovese e Albana.
Confermato il format dell’evento che vedrà domenica 17 febbraio l’apertura al pubblico dalle ore 16 alle ore 19:30(prezzo ingresso 20 €) e lunedì 18 febbraio la giornata riservata agli operatori di settore che potranno registrarsi online sul sito www.viniadarte.it.
“Vini ad Arte” anche per il 2019 si conferma l’appuntamento enologico di riferimento per cogliere l’evoluzione della Romagna, grazie alla presenza delle cantine romagnole più rappresentative unite a dar voce a un territorio unico, ricco di eccellenze e peculiarità enogastronomiche, artistiche e culturali.
Ad anticipare l’evento è in corso “Aspettando Vini ad Arte”, iniziativa in collaborazione con Confcommercio Ascom Faenza e Confesercenti Faenza finalizzata a offrire al pubblico menu abbinati ai vini DOP romagnoli, presso un’ampia selezione di ristoranti del territorio. Quanti consumeranno vini DOP di Romagna in una delle strutture aderenti, riceveranno una riduzione di 5€ da utilizzare per l’ingresso al MIC la domenica 17 (ore 16-19.30, ingresso non scontato 20€).
Alle 16 di domenica avrà luogo anche la fase finale, aperta al pubblico, della 17° edizione del “Master del Sangiovese 2019 – Trofeo Consorzio Vini di Romagna”: concorso riservato ai sommelier organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier con l’intento di promuovere gli ambasciatori del Sangiovese.
“Vini ad Arte” sarà anche tappa del “Premio Carta Canta”, l’iniziativa di Enoteca Regionale Emilia Romagna in collaborazione con FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Emilia Romagna, aderente a Confcommercio, con una particolare “Selezione Vini ad Arte”. L’iniziativa mira ad avvalorare e riconoscere l’impegno di chi crede nella tipicità del territorio e arricchisce la propria carta dei vini con specialità locali. “Carta Canta”, infatti, premia le carte dei vini di ristoranti, enoteche, bar, agriturismi, stabilimenti balneari e hotel che propongono un assortimento qualificato di vini dell’Emilia Romagna all’interno dei propri menù. I primi tre classificati a Faenza saranno premiati al Vinitaly 2019 a Verona nell’ambito della 5° edizione dell’evento nazionale “Carta Canta”.
Lo maggior corno
Lo maggior corno de la vite antica cominciò a crollarsi mormorando pur come quella cui vento affatica: indi la gemma qua e là menando come fosse la lingua che parlasse , gittò voce di fuori , e disse : ” Quando mi dipartì da Ravaldino … ”
Dal Canto XXVI della Divina Commedia
Ravaldo 2016, “vino molto buono del quale vorremmo avere una piccola scorta in cantina”
Nell’ultimo numero della rivista Merum , letta in Svizzera , Austria e Germania, si parla di tanti vini ma , per una volta , di vini romagnoli e in particolare di sangiovese . Dal report che ci hanno mandato sembra che il nostro Ravaldo 2016 sia stato molto gradito : d’altronde ,quest’anno, era l’unico nostro classico sangiovese a non aver ancora ricevuto una pacca sulla spalla .