Un famoso film del 2010 di Oliver Stone aveva per titolo ” Wall Street : il denaro non dorme mai”, parafrasando umilmente potrei scrivere” Ravaldino: il vigneron non dorme mai”. Infatti, l’anno scorso, spinti dall’entusiasmo per aver prodotto il nostro vino rosato su base sangiovese , il Cipria, avevamo deciso di fare un piccolo esperimento : abbiamo tenuto da parte qualche decina di litri di Cipria , abbiamo aggiunto una quantità misurata di mosto e poi abbiamo imbottigliato il vino dolcificato così ottenuto in bottiglie da prosecco col tappo a corona, senza aggiungere lieviti , con l’intenzione di provocare una rifermentazione spontanea in bottiglia, per ottenere quindi un vino frizzante . Devo dire che l’esperimento ha avuto un certo successo , ovviamente non perchè lo dico io che di bolle capisco davvero pochissimo , ma perchè lo abbiamo fatto assaggiare a veri “esperti” della materia e ancora adesso a distanza di oltre un anno il vino è davvero godibile . Insomma nel 2018 , visti i lusinghieri risultati ottenuti, abbiamo deciso di replicare l’esperimento di questo metodo ancestrale su un numero un po’ più vasto di bottiglie , per poterlo poi commercializzare come nostra sesta referenza. A questo punto quindi manca solo il nome e l’etichetta , stiamo definendo tutto in questi giorni e sicuramente da metà maggio sarà messo in vendita . La prima occasione per assaggiarlo sarà sicuramente la Cena itinerante nel DistrettoA a Faenza il 18 maggio 2018. Adesso non avrete più scuse per non bere sangiovese anche nelle torride estati romagnole .