Trent’anni fa non mi succedeva, adesso invece quando penso che per i prossimi mesi dovrò affidare la mia spina dorsale al sedile di un trattore provo un po’ d’invidia per il marchese Nicolò Incisa della Rocchetta, giusto per rimanere nel settore.
Archivi degli autori:Stefano Berti
Diario minimo Vinitaly 2007
Questo 41° Vinitaly è stato positivo e soprattutto nelle giornate di giovedì e venerdì ho incontrato importatori esteri realmente interessati ai nostri vini e con cui sono fiducioso di poter stringere buoni rapporti commerciali, in particolare mi è sembrato che i tedeschi vivano un buon momento di ripresa. Oltre a questi ho trattato con svizzeri, giapponesi, statunitensi, belgi, slovacchi e anche indiani, che però mi sembra stiano ancora cercando vini da basso prezzo. In compenso ho visto pochissimi italiani ed altrettanto meno giornalisti, ma essendo noi romagnoli, su questa storia non facciamo testo. Incontri graditi sono stati anche quelli con M.Grazia, la prima quest’anno per cui ho stappato delle bottiglie, e Mirco Mariotti e suo padre, di cui spero presto poter assaggiare i vini. In giro ho assaggiato qualche vino ma purtroppo sempre un po’ di corsa per cui non mi avventuro in giudizi e classifiche che non sarei comunque in grado di fare. Mi è capitato di utilizzare un servizio della fiera riservato agli espositori ( ma che in realtà pochissimi conoscono) e di cui non conoscevo l’esistenza, dove gratuitamente sono a disposizione salette riservate per trattative, internet point e durante l’ora di pranzo un piccolo catering, insomma un’oasi di pace e tranquillità di cui non svelerò mai l’esatta ubicazione. Per ultimo vorrei segnalare l’allestimento del padiglione della Campania che per quanto un po’ assurdo era realizzato benissimo e il ristorante pizzeria Carpe Diem, vicinissimo alla fiera,che per me e la mia collega Giovanna Madonia è stato il locale della cena per ben tre sere( per la prossima volta si aspettano proposte alternative) e dove al di là delle apparenze non si mangia poi così male.
Arrivederci a tutti al prossimo anno.
Gran menzione
Appena tornato dal Vinitaly, per prima cosa non posso non ringraziare la famiglia di Alberto e Sara che da vari anni ormai mi ospitano e mi sopportano nella loro bella casa durante i cinque giorni della fiera facendomi stare come a casa mia. Anche quest’anno, nonostante sia loro sia i bambini non stessero bene a causa di un virus influenzale, alla mattina non mi hanno mai fatto mancare il caffè e la colazione pronta sul tavolo della cucina. Li ringrazio tutti per la loro infinita ospitalità e la loro grande compagnia.
Vinitaly 2007
Per qualcuno che avesse la malaugurata idea di cercarci in fiera le possibilità sono le seguenti:
- personalmente sarò quasi sempre allo stand E16/17 del Gruppo Matura nel Padiglione 8 della Toscana
- Ogni tanto sarò al Padiglione 1 dell’Emilia-Romagna al banco d’assaggio dell’Enoteca Regionale
- Solo i vini saranno in degustazione allo stand che la guida Vini Buoni d’Italia ha allestito insieme al T.C.I. nello stand E/5 presso il Padiglione 11
- Ultima possibilità al 2° piano del Palaexpo a fianco della Sala Stampa è predisposta un’area, penso però con accesso riservato, che si chiama TasteItaly.
Lusso in vigna
La Romagna non è sicuramente un territorio molto conosciuto per i suoi vini, le bottiglie qui prodotte hanno dei prezzi molto abbordabili e in questo momento di stagnazione anche i prezzi delle uve hanno quotazioni piuttosto basse. Nonostante questo c’è qualcuno che si prende la briga di fare il maquillage ad una vigna di vent’anni, con un sesto d’impianto larghissimo e la cui uva oltre tutto è destinata ad una cantina sociale, togliendo tutti i fili vecchi e tutti i pali di cemento, quelli con tutti i buchi di una volta, per poi sostituirli, non come potrebbe fare un vignaiolo qualunque, con pali di legno o di ferro zincato o di cemento precompresso o di plastica, ma bensì con pali di acciaio inossidabile. Spreconi !
Serate di jazz, vino e fotografia
Per la rassegna Sinerjazz alle 21.15 presso la Sala Europa in Via Marconi 15 a Predappio, concerto di Giacomo Pini “Open land” Quartet e mostra fotografica personale di Gloria Salvatori. Dulcis in fundo per chi vuole bere qualcosa o per dimenticare o per ricordare o perchè gli piace il Sangiovese, ci saremo noi ad offrirvi Ravaldo e Calisto,insieme ai vini della Tenuta Pandolfa. Il tutto alla irrisoria cifra di € 10 per l’ingresso.
www.mantegrazie.tante
Voglio pubblicamente ringraziare Massimo Mantellini amico di vecchia data, trent’anni circa, di cui avevo perso le tracce tanto tempo fa e che poi ho reincontrato vagabondando nella rete. Massimo infatti ha un blog fra i più seguiti in Italia in cui parla di tante cose e che non contiene pubblicità a pagamento e mi ha chiesto se poteva inserirci un banner della mia azienda. Io non sapevo neanche cosa fosse un banner e non avevo neanche un dominio registrato ma, spinto dalla sua insistenza e disponibilità ho accettato ,e lui, gratia et amore dei, ha messo su questo spazio dove siamo adesso permettendomi di far conoscere il mio lavoro a un sacco di gente. Quando mai in quattro mesi avrei potuto incontrare quattromila persone senza muovere il culo dalla sedia ?
Grazie!
Start
Alla fine dopo mandorli. albicocchi, peschi, susini e nonostante i ripetuti appelli alla calma anche le viti, già da qualche giorno, hanno iniziato a germogliare, secondo me con almeno tre settimane di anticipo sulla media. Iniziamo presto, finiremo prima.
Rame oggi, rame domani…
Il piacere di fare la spesa
Su questo bel mensile patinato edito dall’Associazione Nazionale Città del Vino, in uno degli infiniti redazionali presenti, si legge:”… Per un Primitivo al top delle sue straordinarie potenzialità non resta che porsi alla ricerca di quei piccoli produttori che all’amore per il mestiere affiancano una forte carica di orgoglio soddisfatta spesso più che dal risvolto economico dal piacere di firmare un vino con il proprio nome …”. Se i signori Dario Cristiano e Nino D’Antonio, firmatari dell’articolo, fossero così pazienti e cortesi e mi spiegassero come farebbero loro a fare la spesa e a pagare le bollette usando ” il piacere di firmare un vino con il proprio nome” invece degli euro provenienti dal “risvolto economico” io sarei contentissimo.