Pellegrino Artusi

Dal 16 al 24 giugno torna a Forlimpopoli la festa in onore del grande gastronomo. Quest’anno l’evento clou della manifestazione sarà l’inaugurazione della nuova “Casa Artusi”, il primo centro italiano dedicato alla cultura gastronomica domestica, quindi biblioteca, museo, cucina e dispensa. Qui infatti si svolgeranno convegni, ricerche, corsi di alta formazione gastronomica e degustazioni il tutto all’insegna della valorizzazione delle eccellenze del territorio. Noi ci saremo insieme ad altre aziende vitivinicole nello stand dell’Associazione per la promozione del Sangiovese di Predappio e territori limitrofi.

Zolfo a go-go

I 60 mm d’acqua piovuti in questi giorni sono stati una mano santa soprattutto per la vigna nuova piantata quest’inverno, che al momento è bella florida ma che aveva necessità di una rinfrescata. In compenso, come però è normale in questo periodo, l’oidio sta spingendo niente male, aiutato tanto dall’alta umidità, e nonostante le abbondanti dosi di zolfo, sia bagnabile sia in polvere, qualche chicco in giro col simpatico fungo c’è. L’uva comunque è bella e sana e ha mantenuto l’anticipo che aveva all’inizio della stagione, cioè almeno 15 giorni rispetto alla media e ci sono già molti grappoli che hanno serrato gli acini: questo vantaggio se la stagione non andrà caldissima si rivelerà sicuramente positivo data l’epoca tardiva di maturazione del sangiovese, diversamente potrebbe essere che alla fine di agosto o ai primissimi di settembre occorra iniziare a vendemmiare. Chi vivrà vedrà.

Viti invecchiate precocemente? No grazie!

Ieri pomeriggio sono stato a Bagnacavallo alla Rassegna nazionale dei vitigni autoctoni e di tradizione italiani organizzata da Slow Food chiamata “Figli di un Bacco minore ?” per un incontro colloquio con i due agronomi friulani Marco Simonit e Pierpaolo Sirch sul tema della corretta gestione del vigneto e sulle tecniche per evitare l’invecchiamento precoce delle vigne. I due tecnici sono consulenti di aziende quali Gaja, Sassicaia, Bellavista, Ferrari, Feudi di San Gregorio. etc… e proponevano una parte dell’intervento tenuto qualche settimana fa all’assise dei Vigneron d’Europa a Montpellier. Il concetto fondamentale della questione è: per non far invecchiare le viti anzitempo mai fare tagli di potatura su legno più vecchio di due anni. Questa affermazione, frutto di 20 anni di studi e osservazioni in campo, sembra semplice e banale mentre non è assolutamente scontata visto che comunque sono decenni che nelle scuole agrarie e nei testi di studio si parla sempre di tagli di ritorno anche su legno ben più vecchio di 3 anni. Lo stesso Fregoni nel suo famoso libro ” Viticoltura di qualità” a pag. 434 dice:”…Nell’alberello ed in genere in tutti i sistemi di potatura corta, qualche sperone si viene a trovare, col passare degli anni, inserito troppo lontano dalla base iniziale. All’inconveniente si rimedia con la cosidetta “potatura di ritorno”, che consiste nel conservare sulla branca uno sperone supplementare ricavato da qualche succhione spuntato più in basso, sul quale verrà applicato il consueto metodo di potatura…”. Esattamente quello che non vogliono i due agronomi che invece raccomandano di mantenere sempre gli stessi speroni evitando così fenomeni di tillosi e di infezioni fungine che un po’ alla volta rendono il legno non più funzionale. Alla prossima potatura invernale metteremo in atto questi consigli e vedremo chi aveva ragione.

Lavatrice per uva. Ma perchè ?

Finalmente, dopo tanta attesa da parte di tutti gli operatori del settore, ho letto sulla rivista “Il mio vino professional” che è stata realizzata e già sperimentata con successo la lavatrice per uva. Questa nuova attrezzatura, di cui veramente sentivamo la mancanza, funziona concettualmente come un autolavaggio, cioè bagna, lava, sciacqua e asciuga. L’uva infatti viene buttata in un grande mastellone pieno d’acqua e acido citrico gorgogliante, tipo idromassaggio, dove rimane per un po’, quindi dal di lì dei nastri trasportatori la tirano fuori, la fanno passare sotto dei getti d’acqua pulita, la fanno sgocciolare passando anche in dei piani vibranti per poi finire sotto dei getti d’aria che l’asciugano a puntino. Il tutto naturalmente perchè gli inventori ci dicono che l’uva lavata e ripulita (ma da che cosa?) dà vini migliori rispetto a quella sporca (?).Purtroppo so già che il forno a microonde per l’appassimento artificiale delle uve sarà presto una realtà di cui nessuno potrà fare a meno.  

Rotture

Ho fatto ieri il 2° trattamento nelle vigne e per fortuna non ho visto in giro nè peronospora nè oidio, alla faccia di quelli che gufavano, e speriamo che vada avanti così. In compenso, puntuale ed inesorabile, è arrivata anche la stagione delle rotture. Prima ho rotto un distributore idraulico del trattore, che chiaramente quest’inverno avevo fatto riparare proprio per evitare guai durante il periodo di massimo uso del mezzo, poi mi sono accorto che la pompa dell’atomizzatore non dà più una pressione regolare quindi la devo smontare perchè sicuramente c’è un problema  ad una o più valvole di aspirazione, sperando di trovare in tempi ragionevoli i pezzi di ricambio, e per finire questa prima tornata il disco interceppi del trinciatutto si è spezzato in un punto e sono andato dal fabbro per fare una banalissima saldatura: il risultato è stato che per 10 minuti di lavoro ho sganciato 20 euro, che riportati all’ora fanno la ragguardevole cifra di 120 euro. Quando sono andato via dall’officina mi ha detto:”Senti so che fai del vino buono perchè non me ne porti qualche bottiglia omaggio da assaggiare ?”.

Certo !!!!!!!!!!

Vini ad arte

Il Convito di Romagna organizza la seconda edizione della manifestazione Vini ad arte. L’appuntamento è al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza domenica 27 maggio (dalle 14 alle 19 per i consumatori) e lunedì 28 maggio ( dalle 11 alle 22 per il trade e i giornalisti). La differenza rispetto alla volta precedente è che il Convito ha voluto invitare altre aziende emiliano-romagnole. Quindi ci saranno, tra nomi noti e meno noti, oltre 30 produttori che presenteranno in banchi d’assaggio dislocati tra le ceramiche d’arte del museo le loro etichette sia di vino sia di olio. Oltre al Convito ( Tre Monti, Stefano Ferrucci, Fattoria Zerbina, Poderi Morini, Calonga, Drei Donà-Tenuta La Palazza, San Valentino e San Patrignano) le aziende ospiti sono: Il Poggiarello, La Stoppa, Lusenti, Torre Fornello, La Tosa, Aldrovandi, Erioli, Azienda Agricola Gradizzolo, Vallona, Villa Liverzano, Conzorzio Viticoltori Biologici dei Colli di Brisighella, Villa Papiano, Tenuta Pennita, Poderi dal Nespoli, Stefano Berti, Giovanna Madonia, Tenuta La Viola, Villa Trentola, Azienda Agricola Tenuta Volpe e Tenuta Santini.

One man band

Giornate piene e intense quele appena trascorse. Ai primi di maggio abbiamo imbottigliato una metà del Ravaldo 2006 con l’impianto mobile d’imbottigliamento e naturalmente abbiamo beccato uno dei pochi giorni di pioggia di questo periodo. In vigna, già da un po’ di tempo, stiamo facendo la scacchiatura dei germogli del tronco e la palizzatura dei tralci che grazie al caldo e alla buona disponibilità di acqua si stanno allungando alla velocità della luce. Ho fatto anche il primo trattamento anticrittogamico in forte ritardo rispetto ad alcuni miei colleghi che ne hanno già fatto almeno due e che mi dicono che mi prenderò sicuramente un po’ di peronospora, vedremo in seguito chi aveva ragione. Lunedì poi sono stato a Milano, viaggio in treno con la Tremonti Tour, per questa degustazione organizzata dalla rivista Civiltà del bere e dall’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna: tanta gente, tanti incontri e tante chiacchere soprattutto con privati e appassionati bevitori ma siamo tornati a casa senza neanche un biglietto da visita (ma neanche mezzo), quindi o che a Milano non usano o, come è molto più probabile, enotecari e ristoratori ci hanno snobbato.  

A Milano L’Emilia Romagna dei vini

L’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna in collaborazione con la rivista Civiltà del bere ha organizzato per lunedì 7 maggio a Milano presso l’Hotel Principe di Savoia un evento dedicato ai vini d’eccellenza della nostra regione. Alle 12 ci sarà una conferenza stampa e fino alle 15 l’ingresso è riservato su invito, poi dalle 15 alle 20 l’ingresso è a € 10 per tutti con sconto del 50% per soci AIS, Fisar e Onav. Saranno presenti più di 40 aziende di tutta la regione e quindi sarà una bella occasione per farsi un’idea del nostro attuale livello qualitativo.

Ricerca scientifica

Sapevo dell’esistenza del vitigno Caberlot, incrocio fra Cabernet Sauvignon e Merlot, ma nella mia somma ignoranza non sapevo che esiste anche un vitigno Merlese, frutto dell’incrocio Merlot e Sangiovese, che naturalmente a detta dei suoi creatori prende dei genitori solo i caratteri migliori. Mi immagino quindi i ricercatori nei loro laboratori già alle prese con Brunello d’Avola, Nebbiolet Sauvignon, Morellino di Troia, Merlanico, Scirese, Sangiovaz, etc……

Andiamo bene, anzi malissimo.

Il reddito reale per addetto all’agricoltura in Europa è salito lo scorso anno del 3,8%, secondo un consuntivo Eurostat ora pubblicato, che si discosta di poco dalle cifre già pubblicate a gennaio. In Italia però si è registrato un regresso del 3,2%, nonostante la nuova diminuzione del numero degli addetti, sceso in Italia dello 0,2% rispetto al 2005. Nei confronti del 2000, un anno di riferimento non troppo brillante, il calo del reddito è stato del 9,1% in un crescendo di peggioramenti da un anno all’altro. Nei sei anni ha fatto peggio solo l’Irlanda con un regresso del reddito reale procapite del 9,7% a fronte di ovvi progressi, un raddoppio o anche più, delle repubbliche baltiche, ed aumenti del 34% in Gran Bretagna e del 20% in Germania, mentre Francia, Olanda e Spagna hanno fatto registrare un leggero regresso.

Dal n°15 dell’Informatore Agrario.