Finalmente, dopo tanta attesa da parte di tutti gli operatori del settore, ho letto sulla rivista “Il mio vino professional” che è stata realizzata e già sperimentata con successo la lavatrice per uva. Questa nuova attrezzatura, di cui veramente sentivamo la mancanza, funziona concettualmente come un autolavaggio, cioè bagna, lava, sciacqua e asciuga. L’uva infatti viene buttata in un grande mastellone pieno d’acqua e acido citrico gorgogliante, tipo idromassaggio, dove rimane per un po’, quindi dal di lì dei nastri trasportatori la tirano fuori, la fanno passare sotto dei getti d’acqua pulita, la fanno sgocciolare passando anche in dei piani vibranti per poi finire sotto dei getti d’aria che l’asciugano a puntino. Il tutto naturalmente perchè gli inventori ci dicono che l’uva lavata e ripulita (ma da che cosa?) dà vini migliori rispetto a quella sporca (?).Purtroppo so già che il forno a microonde per l’appassimento artificiale delle uve sarà presto una realtà di cui nessuno potrà fare a meno.