Su questo bel mensile patinato edito dall’Associazione Nazionale Città del Vino, in uno degli infiniti redazionali presenti, si legge:”… Per un Primitivo al top delle sue straordinarie potenzialità non resta che porsi alla ricerca di quei piccoli produttori che all’amore per il mestiere affiancano una forte carica di orgoglio soddisfatta spesso più che dal risvolto economico dal piacere di firmare un vino con il proprio nome …”. Se i signori Dario Cristiano e Nino D’Antonio, firmatari dell’articolo, fossero così pazienti e cortesi e mi spiegassero come farebbero loro a fare la spesa e a pagare le bollette usando ” il piacere di firmare un vino con il proprio nome” invece degli euro provenienti dal “risvolto economico” io sarei contentissimo.