Una pastiglia di antibiotico masticata

Non posso non citare per intero questo post di Rizzari di qualche giorno fa, che ci toglie dalle spalle qualche responsabilità. Di questi tempi non è male per niente !

Ieri un Chianti Classico Isole e Olena 2004 stranamente inespressivo, soprattutto all’olfatto. Disorientamento iniziale, durato pochi secondi. Spiegazione semplice. Di questo Chianti ne ho già bevute un paio di bottiglie, tutte tra il buono e il molto buono. Un solo colpevole, quindi, l’orrido tappo. Che come la maggior parte dei tappi difettosi attuali si è guardato dal dichiararsi esplicitamente: “senti che puzza di muffa grigio-azzurra ammuffita? senti che odoraccio di cartone prima inumidito poi direttamente bagnato, infine innaffiato regolarmente? senti – se ti ritieni un esperto – quanto tricloroanisoleggio? Sono io, il tappo”.

Eh no, sarebbe troppo facile. Oggi si riesce a strozzare la voce del tappo difettoso, che perciò risulta molto più pericoloso, perché si “limita” subdolamente a sabotare il carattere originario del vino, nascondendosi.

La morale è semplice: se un vino nuovo non vi piace, oppure se avete sempre apprezzato un rosso e una certa sera non riuscite a riconoscerlo, prima di depennarlo dai vostri acquisti futuri considerate l’eventualità di un tappo nascosto. A noi durante gli assaggi per la guida càpita sempre più spesso. Una dritta finale: di solito il tappo subdolo mostra appena il suo volto deforme nel finale, segnando il vino con un gusto amaro pronunciato. Se un vino vi lascia il sapore di una pastiglia di antibiotico masticata, in molti casi non è il caso di prendersela con il produttore.

Fabio Rizzari

Pubblicato da Stefano Berti

vignaiolo

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3 commenti

  1. Quando succede così è il peggio in assoluto, perchè il consumatore che lo beve al ristorante, non sentendo l’odore del tappo, ma accorgendosi che il vino non è a posto (diversi difetti che vanno appunto dal sentore di medicina, all’ossidato, al maderizzato etc.) dice: “ma questo vino qui è proprio una ciofeca!” E la volta successiva col cavolo che lo acquista ancora.

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  2. @gabriele :A !! be te ne sei accorto ,dando una sbirciata al blog ieri pensavo :voglio vedere se si è accorto che l altro berti ha usato il “lei”.

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  3. E si il tappo è un grosso problema , l intenditore dovrebbe capirlo ma come ripeto spesso a capire il vino sono in pochi e quindi il problema rimane , la soluzione sarebbe il silicone ma purtroppo non si addice ai grandi vini ,perderebbero la loro classe .

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