Pinocchio: Mi hai chiamato, fatina cara?
Fata Turchina: Sì, Pinocchio, ti ho chiamato…forse ho trovato la soluzione ai tuoi problemi.
Pinocchio: Quali problemi, fatina cara?
Fata Turchina: Non fare finta di niente Pinocchio, lo sai benissimo…mi riferisco a quel pasticcio che hai combinato mettendo il merlot nel tuo Prunello di Collodi.
Pinocchio: Ma io…
Fata Turchina: Ma io un bel niente, mio caro burattino! Prova piuttosto ad ascoltare. Immagina di poter introdurre in via sperimentale una deroga al disciplinare di produzione che consenta, a chi vuole, di fare un Prunello di Collodi utilizzando anche altri vitigni.
Pinocchio: Ma…
Fata Turchina: Aspetta, Pinocchio, lasciami finire. Immagina di obbligare i primi a rinunciare ai loro vigneti destinati al Sant’Antimonio e di obbligare invece i secondi ad averne in quantità limitata. Diciamo che nelle annate limite non potrebbero arrivare in uva a più del 10% del totale.
Pinocchio: Ma…
Fata Turchina: Aspetta ancora un attimo Pinocchio, non avere fretta. Adesso immagina di mettere in campo tutti i controlli oggi disponibili, anche analitici, e immagina di obbligare chi ha scelto la via dei nuovi vitigni a mettere in etichetta un simbolo che li distingua in modo chiaro. Diciamo una “X”, per semplicità. Un po’ come accade nello Champagne con i nègociant manipulant (NM) e rècoltant manipulant (RM). Solo più evidente. Cosa ne dici?
Pinocchio: Dico che questa proposta – più che lo Champagne- mi ricorda le leggi razziali…e poi credo che i produttori classici non accetterebbero.
Fata Turchina: ‘E possibile, ma a pensarci bene potrebbero essere proprio loro a trarne il maggiore beneficio perché obbligherebbero finalmente i tuoi fratellini a fare una scelta di campo, a prendersi le loro responsabilità…e non è detto che tutti siano disposti a sfruttare questa deroga. Ci vuole coraggio per uscire allo scoperto.
Pinocchio: Già…però io non ho fratellini, fatina cara.
Fata Turchina: Oooh, sì che ne hai , mio ingenuo burattino… e più di quanti tu possa immaginare.
Alessandro Masnaghetti da Enogea- II serie- N. 19