Certo che se anche i prossimi anni ci saranno questi anticipi di maturazione e questi rischi di stress idrico occorrerà pensare a qualcosa di diverso nella gestione del vigneto. In particolare, per quel che mi riguarda, visto che adesso tengo tutto inerbito forse servirà ripristinare la lavorazione del terreno, o totale o almeno parziale sotto le viti. L’inerbimento ha dei benefici che però con questo andamento stagionale diventano troppo pochi rispetto ai costi. Guardando in giro quest’anno si vede bene la differenza fra i vigneti col terreno lavorato, foglie verdi, fresche e aperte, e i vigneti inerbiti con tante foglie basali gialle o secche ed altre che tendono a chiudersi per evitare il più possibile la traspirazione. Le viti nuove che ho piantato quest’inverno, che hanno radici molto superficiali e non vedono una goccia d’acqua da giugno, dopo avere avuto due passate di fresa al momento giusto sono belle fresche e pimpanti e stanno crescendo benissimo. Ne riparleremo.