Siamo nella seconda metà di luglio, siamo nel bel mezzo di un’alta pressione africana ed è venerdì 17 ma posso dire che in vigna le cose stanno andando bene. L’invaiatura è appena cominciata con una tempistica tutto sommato classica, forse un po’ in anticipo, ma va bene. Peronospora e oidio sono ormai avversità che non fanno più paura e che quest’anno non hanno mai impensierito in maniera preoccupante, faremo ancora un po’ di rame per salvaguardare la nuova vegetazione, la tignola della seconda generazione era veramente scarsa e non abbiamo trattato, ora monitoreremo la terza per vedere se intervenire o meno. Ovviamente ci auguriamo che questa forte ondata di caldo non insista più di tanto perchè come al solito il troppo stroppia: ad oggi , grazie anche all’importante accumulo d’acqua invernale e primaverile, le viti non stanno manifestando fenomeni di stress idrico. Chiaramente non possono resistere a +39° per troppo tempo se non bloccando poi la fotosintesi e provocando quindi un arresto dello sviluppo e della maturazione dei grappoli e dei tralci. Per ora non sta succedendo quindi viaggiamo sereni verso agosto. #stefanostaisereno