La vendemmia iniziata il 28 agosto con le uve sangiovese per il rosato è terminata dopo quasi un mese con una piccola partita di cabernet sauvignon. Il dato più significativo è sicuramente il grande calo produttivo , mediamente nell’ordine del 35% a seconda della posizione delle vigne e soprattutto della capacità dei terreni di rilasciare nel tempo acqua alle piante . Un altro dato sicuramente significativo è il tipo di bucce che erano grosse e con tannini un po’ troppo duri : questo ci ha spinti in alcuni casi a svinare prima che la fermentazione alcolica terminasse , proprio per evitare di estrarre tannini troppo grezzi e sentori amari troppo invadenti. Comunque è stato fondamentale durante la raccolta selezionare nel miglior modo possibile , evitando soprattutto di raccogliere grappoli con chicchi appassiti o addirittura secchi, che avrebbero poi portato nei vini sentori di prugna cotta tipici delle annate troppo calde , vedi per esempio la 2013. Nonostante tutte queste difficoltà , i nostri sforzi sono stati premiati e i vini , ormai tutti svinati, sembrano di ottima qualità e con ottime prospettive di ulteriore miglioramento dopo la lo svolgimento della fermentazione malolattica. Devo dire che in un’annata iniziata con gelate tardive terribili, grandinate disastrose e proseguita con una siccità infernale aver ottenuto questi risultati ci fa comunque essere positivi e contenti al di là dell’evidente calo produttivo.