Qualche giorno fa , insieme all’amico Francesco Falcone , abbiamo assaggiato tante bottiglie di nostra produzione, soprattutto Ravaldo e Calisto, dalla prima annata prodotta all’ultima , con qualche buco per qualche annata non prodotta o mancante in archivio, e con qualche digressione sul Bartimeo e sul Nonà. Ovviamente lascio a Francesco la responsabilità di descrivere tutta la chiaccherata/degustazione che abbiamo fatto e che comunque appena possibile riporterò qui. La cosa che mi preme dire è che sono molto contento di avere riscontrato un filo conduttore che lega tutti i vini , dal 2000 al 2015, che è la piacevolezza , la “bevibilità”. Intendo dire che tutti i vini svolgono appieno quel compito , di cui spesso ci si dimentica , che è quello della piacevolezza della beva quando si sta seduti a tavola a mangiare . Per questo sono contento , perchè al di là di pregi e difetti , di sbagli e risultati centrati, di mediocrità ed eccellenze , quello che conta è che il vino rallegri, rinfranchi , porti gioia insieme ad un cibo, sia una piadina romagnola , sia un piatto più raffinato, qualunque piatto si abbia davanti. Questa è la strada che da subito abbiamo perseguito quando abbiamo iniziato qualche anno fa e questa è la strada che ancora oggi ci impegniamo a percorrere, con sedici anni in più sulle spalle ma con lo stesso entusiasmo di prima . Buon inizio d’anno a tutti .