Meglio l’Imu oggi che il contadino domani

Il dibattito sull’impatto dell’Imu in agricoltura (che ormai è legge, ndr) entra sempre più nel vivo. Le organizzazioni agricole, da Confagricoltura a Coldiretti a Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, parlano di un extragettito tra 1 e 1,5 miliardi di euro ma, viene il dubbio che siano stime “prudenti”. Anche noi abbiamo fatto il nostro calcolo “non scientifico”, ipotizzando un salasso, tra fabbricati e terreni, di 4-5 miliardi di euro. E ora anche il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania fa capire che qualche cosa non torna e che forse, nell’urgenza di far quadrare i conti dello Stato, si son fatte le cose alla leggera, preferendo la logica del “meglio l’uovo oggi (il gettito fiscale portato dalla nuova Imu) che una gallina domani (la sopravvivenza di tante imprese agricole)”. Lo dice oggi, con altre parole, a “Il Sole 24 Ore”: “l’impatto dell’Imu è pesantissimo. Mi impegnerò perché venga modificata. A costo di sbatterci la testa. Non possiamo tassare anche le stalle sugli alpeggi. L’agricoltura non può tollerare un’ulteriore stangata fiscale. All’interno del Ministero dell’Economia c’è stata una lettura sbagliata dell’intera questione della fiscalità agricola. Al settore viene attribuita una ricchezza che non trova nessun riscontro nella realtà”. Insomma, come dire che all’Economia si sono fatti i conti senza l’oste. Anche perché al di là della valutazione del gettito che può venire dall’aumento dell’imposta sui terreni, che si può fare perché i valori e le superfici dei terreni agricoli, bene o male, si conoscono, il nodo cruciale è quello dei fabbricati agricoli strumentali che, finora esenti da tasse e registrati nel catasto agricolo, vanno ricontati, rivalutati e accatastati nel catasto civile. Un lavoro che si annuncia enorme, complesso e costoso per imprese e pubbliche amministrazioni e, che in definitiva, nessuno sa con esattezza quanti soldi potrebbe portare, da ora in poi, nelle casse dello Stato. Forse, pare di capire, più di quanti l’agricoltura effettivamente li possa dare. Ma ora, Ministro, si può davvero tornare indietro?

By Winenews

Pubblicato da Stefano Berti

vignaiolo

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5 commenti

  1. Questo dimostra sempre di più con quanta leggerezza e superficialità è stata progettata la “manovra” Monti…
    Già le aziende agicole sono alla “frutta”…in più ci si aggiunge anche tale imposta…
    …andiamo bene…
    Bello che la gente dice: “E’ ora che anche i contadini paghino le tasse!”…
    Eh, certo, come no! Parla gente che lavora si e no 7 h/gg al caldo d’inverno e al fresco d’estate…che prende 20/25 €/h ad andare male…
    Se io facessi il calcolo totale delle ore che lavoro in un anno e quel numero lo usassi come divisore del guadagno netto che ho (in pratica tutto quello che prendo – quello che spendo, inclusi tutti gli ammortamenti degli impianti, delle attrezzature, delle macchine agricole etc etc); probabilmente risulterebbe il guadagno netto/ora pari a 4 o 5 €…
    Sono calcoli che non faccio, perchè forse rimarrei deluso…
    E in tutto questo bel contesto…che cosa fanno i sindacati di categoria?
    UNA BEATA CIPPA! Loro pensano solo a farsi pagare le loro operazioni (e giustamente direi)…ma però non si rendono conto che se spariscono le aziende, spariscono anche loro?

    …ma Johnny dov’è? Lui farebbe comodo per questi calcoli…

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  2. Calunnie che non meritano nemmeno una querela, come ha fatto Ale-danno sul web per un suo fantastico falso su twitter. Detto questo, l’Hot Toddy è per stasera, sono a stomaco vuoto, a quest’ora solo Sangiovese. Quanto ai conti fatti da Gabriele, non posso che condividerli, con una chiosa finale: veramente l’azienda agricola è un’azienda “a tornaconto soggettivo individuale”. Ci si dovrebbe riflettere, seriamente: e dubito che si possa risolvere solo contenendo i costi.

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  3. o finalmente a parlare di economia ..quasi quasi torno su youporn.
    Maestro però anche tu getti l’amo con questi copia -incolla e il Grande Succci si infervora come un rinoceronte pakistano..poi se ce lo ritroviamo al quirinale con le bombe a mano ,te lo dico , io ti porto in tribunale.
    un caldo saluto al big brother ,anche se non sò che cosa sia l’ Hot Toddy.
    ora vado a fare la rotta e a togliere l’orso polare dall’uscio di casa

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