L’americano brama il Suppergiù

L’enorme varietà di vitigni autoctoni è una delle grandi risorse del vino italiano. Ma i mercati cosa pensano? Quello americano, fondamentale per l’export delle cantine italiane, non sembra poi molto d’accordo. Secondo l’Italian Wine & Food Istitute di Lucio Caputo, il vino più richiesto in Usa (dati di marzo 2010) è stato lo Chardonnay, che ha fruttato 1,9 miliardi di dollari, seguito dal Cabernet Sauvignon (1,9 miliardi), e dal Merlot (927 milioni di dollari). Primo degli “italiani” figura il Chianti (che, però, è un uvaggio a base Sangiovese), con 127 milioni di dollari, e poi il Sangiovese, con 18 milioni.

By Winenews

Pubblicato da Stefano Berti

vignaiolo

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1 commento

  1. Ciao, io credo che il “americano” beve molte volte non sapendo checosa beve in realta. Fanno fatica di dire un nome e non bevono quell vino, basta. Percio, Chardonnay, Sauvignon e Cab e Merlot sone sempre sui primi posti. Bevono Chianti perche la parola “Chianti” e facile da dire anche in american”. Nessuna mai ordina un Suppergiu.. ma Chardonnay??… certo deve essere comodo al consumatore. In US, dove lavoro molto funziona cosi. Non solo con Vini Italiani…..

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