“Sempre in termini di uve è interessante notare che mentre in Italia il prezzo è calato, in Argentina si registrano quotazioni record: per il Malbec di buona qualità – delle zone più vocate come Agrelo, La Consulta o VistaFlores – si parla di 80/100 dollari al quintale con un incremento rispetto allo scorso anno del 30-40 per cento.
«La sensazione – dice ancora l’enologo – è che la crisi mondiale a queste latitudini si sia sentita poco. Le motivazioni possono essere diverse: ancora oggi continuano gli investimenti soprattutto nella Valle di Uco, dove è possibile acquistare terreni con diritto di irrigazione a circa 10 mila dollari ad ettaro (considerando che a queste latitudini un ettaro di impianto costa 3-5 mila dollari). Si capisce allora perché oggi il vino argentino sia in controtendenzia rispetto al resto del Mondo specie se si aggiungono: clima perfetto per la viticoltura, costi relativamente bassi e una varieta’ come il Malbec che incontra oggi nel mercato internazionale grandissimo interesse».
Da un’intervista a Emiliano Falsini su Corriere del vino.it
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e poi si può ballare tango tutti i giorni..o no?ciao Maestro.GP
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Non solo si può ballare tango tutti i giorni: le donne sono splendide, c’è la Patagonia, ci sono nati Javier Zanetti (il capitano), Esteban Cambiasso, Il Principe Diego Alberto Milito e Diego Pablo Simeone (per sempre nei nostri cuori).
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