La zona in cui vivo è piena di vincoli, soprattutto ambientali e paesaggistici, per cui se volessi spostare una sola pietra della mia casa o della mia cantina poco manca che non debba chiedere il permesso alle Belle Arti, ci sono delle zone in cui non si può costruire più nulla, neanche se ci fossero delle necessità legate all’attività produttiva, quindi senza nessuna intenzione speculativa. Si andrebbe sicuramente incontro a sanzioni amministrative e anche penali. Allora non si capisce perché un gruppo di amici buontemponi si possa prendere la libertà di comprarsi, a 200 metri da casa tua, mille metri di terra ed usarla in un modo che al confronto le favelas brasiliane sembrano dei lussuosi quartieri per straricchi.