La mia impressione del convegno di sabato a Faenza sulle identità del Sangiovese di Romagna(winesurf.it) è che le cose dette sono l’inizio di un lavoro molto lungo che abbiamo davanti e che certamente ha un’importante parte tecnico-scientifica-burocratica, per quel che riguarda zonazioni, ricerche ampelografiche, disciplinari, sottozone,etc…, ma che soprattutto ha la sua parte fondamentale nel lavoro che noi produttori faremo nelle nostre vigne e cantine. Che sostanzialmente vuol dire produrre delle buone-ottime -eccellenti uve e lavorarle con quello che io chiamerei “rispetto”. In questo modo emergeranno le differenze, le peculiarità, le caratteristiche e le espressioni di cui è fatta ogni zona d’origine, e su questo percorso storico e identitario si potrà costruire e ottenere dei risultati. Ci vorrà molto tempo, forse più di quello che immaginiamo, ma forse è bene rimboccarsi le maniche e cominciare.
Un blog sui vini, non ci posso credere: ci state troppo dentro 😉
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