Sangiovese di Romagna ? No grazie.

Lunedì mattina a Faenza al convegno sul Sangiovese di Romagna Giovanni Longo ci ha detto che:

  1. Più della metà degli enotecari da lui intervistati non ha una bottiglia di Sangiovese di Romagna, qualcuno addirittura ne ignorava l’esistenza.
  2. Quelli che ne hanno qualcuna la tengono perchè piace a loro, ma potrebbero tranquillamente farne a meno. In pratica quelle che comprano se le bevono loro.
  3. Nella maggioranza dei casi sugli scaffali hanno una, massimo due referenze.
  4. Quelle che hanno sono quasi sempre le stesse per tutti.
  5. I portali che vendono vino on line, a parte qualche rara eccezione, vendono pochissimo S. di R.
  6. In conclusione siamo un caso abbastanza disperato anzi senza alcuna speranza, è sostanzialmente inutile tentare di fare qualcosa. 

Ringraziamo il Longo per le parole d’incoraggiamento e speriamo che non sia stato pagato per questa bella relazione.

Pubblicato da Stefano Berti

vignaiolo

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15 commenti

  1. Caro Stefano, quello che ha detto mr. Longo, era per caso una novità?
    Il problema è che non ha detto nulla per cercare di superare queste riserve mentali; anzi per chiudere la sua tiritera ha proferito: “…lei Roda in qualità di presidente dell’enoteca regionale dell’Emilia Romagna, all’inzio del convegno ha parlato di Sangiovese che va proposto come territorio…beh, auguri!
    Un vero simpaticone.

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  2. In effetti ci sarebbe da sperare solamente nella forza propulsiva data da una caduta rapidissima. Il resto, più o meno, verrà da solo.

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    1. Giovanni, ma quale caduta?
      Come fai a cadere quando sei già praticamente sotto terra? Oppure per forza propulsiva ti associavi al famoso principio di azione e reazione per il quale quando cadi in basso poi ricevi una spinta in alto con una forza uguale e contraria a quella della caduta.
      Il problema è che noi (produttori romagnoli) siamo sempre stati in basso nel panorama viticolo (nazionale e non).
      Ciao.

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  3. Vedo che la fisica l’hai studiata. E come vai con la meccanica quantistica? ma se inverti il senso di marcia le posizioni non cambiano? Vedi Inter passato presente e futuro.
    At salut.

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  4. Con la fisica quantistica vado male. Un pò meglio in fisica cestistica e/o calcistica 🙂 e a proposito sull’Inter me la devono spiegare perchè per 20 anni non hanno vinto una mazza (nonostante i petrol-baiocchi spesi da Moratti in giocatori, allenatori etc.) e poi tutto d’un tratto così come d’incanto salta fuori calciopoli, festeggiano per uno scudetto vinto a talvolino…..mi ricorda la Giuve quando c’era l’Avv. FIAT con Boniperti presidente.
    At salut nanca me.

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  5. Questo è un argomento veramente serio , secondo me il sangiovese è sempre stato un buon vino peròil problema è che adesso va “DIMODA “la qualita il produrre poco a ettaro ecc .ecc.e nella mente del consumatore sono state inculcate cosi tante stronzate (scusateiltermine)che èancora convinti che il sangiovese èrimasto sulla quantita .CAVOLI!!!! sta a voi togliervi di dosso sta diceria fate diventare sto sangiovese una cosa rara , il popolo vuole cio che non ha e poi bisogna sponsorizzare muoversi e……come ho letto in una risposta nel blog di gabriele altro non si èpuo scrivere in publico .saluti

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  6. Non sono un appassionato, non sono un intenditore, sono un consumatore di vino moderato, due bottiglie max a settimana.
    Parlo da “cliente”.

    A me il Sangiovese piace un casino! Perchè siete tutti così tristi e demotivati?
    Io lo compro, e quando lo trovo buono, lo ricompro.

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