Un buon incipit

La settimana comincia con dei bonifici di clienti sul conto corrente e con un gradito e a lungo  atteso ordine dal Giappone, direi quindi tutto sommato bene, ma nonostante questo non prenderemo l’aereo per farci una lunga vacanza ai tropici visto che le cose da fare sono una marea. In primis fra dieci giorni viene il camion per l’imbottigliamento del Calisto 2008 e del Suppergiù 2009 per cui occorre fare in modo che per quel giorno tutto sia regolato a puntino: intanto ci toccherà alzare la temperatura delle vasche visto che al momento viaggiano sui 4° e non è il massimo per andare in bottiglia e poi  ci devono ancora consegnare le etichette e le capsule: mi auguro che non aspettino l’ultimo giorno utile per mandarcele come altre volte purtroppo è successo alzando inutilmente il livello di stress del sottoscritto. Di solito il Calisto è sempre andato in bottiglia prima di Natale ma quest’anno abbiamo aspettato un mese in più per poter imbottigliare contemporaneamente e con un buon anticipo il Suppergiù 2009 che in questo millesimo ci è parso particolarmente buono e quindi meritevole di qualche attenzione in più rispetto al solito. Così facendo speriamo infatti di mantenere in questo chardonnay i toni fruttati, floreali e aromatici che ci hanno colpito positivamente in questi mesi di affinamento. Ovviamente per svolgere tutta l’operazione occorre mettere nei cartoni e spostare in un altro magazzino tutto il Ravaldo 2008 dell’ultimo imbottigliamento per cui sospenderemo  “l’arioso e selvaggio”   lavoro di potatura per intraprendere quello “buio e polveroso” di facchinaggio.

Pubblicato da Stefano Berti

vignaiolo

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5 commenti

  1. Bella roba Stefano, quando si imbottiglia è un buon segno.
    non vedo l’ora di sentirli entrambi con inaspettata curiosità verso lo Chardonnay; per la potatura stai usando il modello “soffice” ? i miei fidi scudieri-mio suocero e il grande Piero- ci” danno dentro” con il metodo friulano ,mentre io e marcello siamo alla FRUTTA, in tutti i sensi.
    Toglimi una curiosità, lasci una gemma franca -come diceva l’opuscolo- o due gemme sul Sangio?
    Ciao e a presto
    P.S. per l’imbottigliamento tirerai fuori la tua “budella ” lunga????come dice il Grande Succi

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    1. Non è sempre un buon segno, io per esempio devo imbottiglare il Monte Brullo ’07 che è attualmente stato approvato per la DOC, ma lo faccio solo perchè ho assoluta necessità di vuotare quella vasca, perchè altrimenti……a buon intenditor poche parole 🙂 .

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  2. @ Grande Succi
    Gabriele però tagliando così corto ,riferito al SG 12T ,devi scacchire molto? quanti germogli gli lasci?
    Adesso parto con la boiata perchè un messaggio troppo serio non l’ho mai scritto……
    e il prof. A. Berti ha degustato il mio lambro?
    oggi fa un freddo pig.ciao a tutti gp

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    1. Lascio un solo germoglio perchè l’SG 12 è super produttivo e fa l’uva anche dalle gemme latenti così passo a scacchiare 2 volte. C’è però il vantaggio che l’uva che viene dai germogli della corona generalmente presenta un grappolo più piccolo di quello che viene dai germogli “normali”. Oltre al freddo c’è anche la nebbia che rompe i ma**ni.

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